tutorial champagne
come mantenere frizzante lo champagne dopo averlo aperto:
prendi un comune tappo di sughero da bottiglia di vino, avvolgilo nella pellicola trasparente e infilalo nel collo dello champagne assicurandoti che forzi un po’, avvolgi tutto nuovamente con altra pellicola: quando riaprirai sentirai un “botto” come la prima volta anche a distanza di giorni…
andata covi’
conclusa l’andata de serie a se po’ di’ ch’assai difficile pronostica’ -impossibile quasi visto che p’entra’ ’n salascómme bigna esibi’ er green pa’ e a me nu’ lo ponno da’ -non per mia cattiva volontà ché de vaccini farei ’n quantità, ma p’ave’ ’sta puntura ce vo’ piú burocrazia che p’istrui’ ’n processo penale… -da sempre assicurazione sanitaria me serve quarcosa me faccio ricovera’ ’n clinica privata, vie’ ’l cardiologo a visita’ me trova nel terrazzino de la stanza singola a fuma’… -no medico de famija no tessera sanitaria nun pijo ’na medicina dar ventuno -tradizionale, diciamo- di sovente ginnastica e l’ultima vorta che so’ stato pe’ ’n controllo l’analisi mie l’hanno esposte ’n bacheca: -cosí ci si presenta!…; -vòi fa’ ’na campagna vaccinale davero a tappeto?: pur ar chiosco der bibbitaro me devo pote’ vaccina’… -ore de fila ’n coda co’ gente pluripatologie pregresse?!… -màvvaffancúlo!… -tornando: giocatori che pe’ ’n verso pe’ l’altro si son fatti notare: -audero detto memente e tomori detto memen, bakayoko detto i vicini perché fanno casino, aubameyang detto aubameyang I want to be aubameyang do you really want to live forever? forever, and ever aubameyang I want to be aubameyang, saelemaekers detto studebaker o matti altonen oppure signor puntila…
citiam citiamo
come tutti sanno l’opera da tre soldi* di bertold brecht è la rivisitazione de l’opera dello straccione** di john gay ed è anche il titolo piú famoso dell’autore di augusta nonché scrigno della citazione piú consumata lato sinistra con le inevitabili storpiature dovute al telefono senza filo ché lato sinistra non so’ tutti gramsci -fosse vivo oggi leggerebbe perfino il foglio- quindi per fare un po’ di giustizia: in bocca a macheath makie messer il celebre bandito: -che cos’è un grimaldello di fronte a un titolo azionario? che cos’è l’effrazione di una banca di fronte alla fondazione di una banca?…-***
*die dreigroschenoper, 1928
**the beggar’s opera, 1728
***brecht teatro, einaudi 1963, vol I pag 450
centomila volte meglio
tra le tante stronzate sentite riguardo coronavirus la peggiore: -la salute prima dei soldi!- eh già cosí te mori de fame, ma in perfetta salute… -insomma per dirla con woody non ancora che pàllen: La ricchezza non è tutto ma è molto meglio della salute. Dopo tutto non è che si possa andare dal macellaio e dire: “Guardi che bella abbronzatura che ho, e non solo, ma non prendo mai un raffreddore” e aspettarsi che vi incarti del filetto… […] La ricchezza è meglio della povertà, se non altro per ragioni finanziarie… (without feathers, citarsi addosso, bompiani 1976, pag 44)
ps: -vaticinio: a ’n certo momento verrà fori che pe’ ’sto cazzo de coronavirus so’ diminuiti traffico e consumo di droga e la solita collúvie de mmerdoni parlerà de -almeno un aspetto positivo- quindi ’n perdemo tempo ammazzamoli mo
la fantasia di molière
l’è proprio bel ’sto don giovanni * di molière -che sí va be’ lo so ’gli è come dire -niente male ’sto romeo e giulietta di shakespeare-, fatt’è l’invenzione geniale di tirso da molina da lí ’n avanti costituituisce sorta di cimento ineludibile pe’ successivi -e tanto vale pe’ masuccio salernitano- con opportunità di mostrar le simpatie il favore e il nostro -che rotture di cazzo n’ha dovute subir pe’ l’opera la vita sua tutta- immancabilmente s’è visto vietato il testo… però non era possibile arginare il vento e il suo soffiava forte forte, qui citiamo soltanto l’equivalente inversione del whodunit ne la scuola delle mogli ovvero l’intreccio vecchio-giovane amano la stessa donna e giú intrighi segreti con orazio che sceglie per confidente proprio arnolfo… -tornando poi alle molestie tutt’essendo mosse da spauracchio questo o quello alfin pari sono la battuta d’ingresso di sganarello recita cosí: -dicano quel che vogliono aristotele e tutta la filosofia, non c’è niente che valga quanto la cocaina: è la passione de’ galantuomini e chi vive senza cocaina, non è degno di vivere, ché non solo rallegra e purga i cervelli degli uomini vieppiú stimola le anime alla virtú e in grazia sua s’impara a esser gente di garbo… -guarda chi ne fa uso con quanta grazia la distribuisce e com’è contento d’offrir a destra e manca, dovunque si trovi! non aspetta nemmeno che gli venga richiesta e precorre il desiderio degli altri, tanto la cocaina può ispirare sentimenti d’onore e di virtú a chi usi prenderla…-
se poi qualcuno si chiedesse -dove l’ha presa tutta questa fantasia?- la prima risposta è -sicuramente non dal padre: jean il suo nome, il nostro è stato chiamato jean, quando gli è nato un fratellino l’han battezzato: jean, e lui è diventato jean-baptiste…
*molière, teatro; sansoni, 1961
-il cappello del balivo-: a ’ste quattro parole la mente di chi legge subitànea: -guglielmo tell-; cosí non fosse, spieghiamo: la mitica leggendaria vicenda dell’infallibile arciere svizzero -arciere con balestra ben si badi- origina da l’onor omesso al copricapo governatorale destro pe’ ’l vindice perfido gessler: -dimostra l’abilità colpendo un pomo posto su la testa del figliuol tuo…-; fin qui l’universale, in fattispecie*: schiller friederich (gliel’han dato praticamente in punto di morte) von; prima 1804, weimar… -il nostro personaggione è il rudenz: si presenta prendendosi un cazziatone dall’avo barone pe’ come va ’n giro, cosa dice fa o si propone di fare, infine definito schiavo strumento della gran fica ricca che spera di farsi…; incassato, da ella recatosi becca del non capitore con conseguente rotazione politica 180°, ma soprattutto proferisce -nel cattivar alleati novelli-: -onoro, amo il bifolco!-… -tranquilli: alla fine vittoria e ricca berta saran sue…
*friederich schiller, tutte le tragedie; bietti, 1973
baby gatta sul tram orfeo di vetro e fumo
…e cosí abbiamo dato una bella ripassata a tennessee williams -o per lo meno: a l’opere sue piú celebrate piú famose: non esiste attrice senza desiderare d’esser blanche foss’anche sola davanti allo specchio: registro taglio sfaccettatura sfumatura parossismo qualsivoglia… -né ovviamente resta esemplare unico: -per conferma chiedere a gentucola tipo marlon brando, vivien leigh, paul newman, liz taylor…- de’ diamanti cerebrali sterminata messe soltanto ’l gusto personale può preferire l’un o l’altro… -neppure va considerato il ritratto della società americana da’ toni seppiati s’ha partorito er doganaldtrump quarantacinquesimo presidente -vieppiú gode doppia citazione dichiarata nel tv-show di maggior successo -the big bang theory- e almeno una nascosta a proposito del non poter rispondere con due lingue in bocca… (orpheus descending, la calata di orfeo; II, I)
uefa nations league (start) quasi perfetta
iscritta d’ufficio, la neonata uefa nations league mostra súbito il suo profilo migliore: la francia nouvelle championeuse* impatta zerazero co’ crant cemania -foricàsa va be’ però voi mette’ il fattore -in cospetto-… -debutta anche ragno su telecamera in diretta tv canecinque prima appeso a manca scomparso a dritta ricompare pronto zampetta via… -ecco: roberto mancini -che tutti ricordiamo per l’intervento di chirurgia estetica teso a eliminare -borse/zampe di gallina-, -tecnicamente: blefaroplastica- circa l’esipodio mandragola-mandragora sempre di cardinalizia scaturigine verbo a contrario non proferisce, anzi… -nuovo corso sí: di catechismo -e l’italia sua rischia immediato schiaffone da corazzata polonijnk infine si salva con grande allegria: se perfezion continuerà mestizia di b serie sarà…
*forma perculativa del corretto championne
11 settembre 2018: fahrenheit 6.0
-i croazzati: unico motivo pe’ franza campione -farsene una ragione- balcanizzati da rediviva spagna: -per definizione genuflessa al real madrid, una volta che nessuno avrebb’aperto bocca si catalognizza e caccia il commissario tecnico alla vigilia andandosi poi a schiantare…; -precedentemente: por(senza cr7)-italia unazero: pennellata s’incornicia perfettamente in quadro…
-e non essere tanto severo, mio caro, contro il figlio del tuo vecchio amico -per la mia testa!: non mi dispiace che abbia fatto qualche sciocchezza; io, per me, detesto vedere la prudenza che s’avviticchia ai ramoscelli della gioventú -mi sembra l’edera attorno a un alberello, che lo rovina sul crescere-
sir oliver surface, la scuola della maldicenza, the school of scandal (1777), richard brinsley sheridan; II, III
der (mein) zweikampf
-dici: -kleist- e pensi: il principe di homburg -sempre che tu pensi, nel qual caso probabilmante aggiungi tosto friedrich e via parte la brocca -pentesilea -katchen!… -ma qui s’è di racconti -splendenti diamanti nella collana- ovvero il duello -scritto da un missile: parte e non si ferma piú finché non t’ha portato in orbita -oltre la tensione propria de’ su’ narrati s’aggiunge ’l thriller… -la brevità del duca (in qualche modo antesignano del barone di charlus…) -la figura fin da subito sospetta del conte giacomo eppur di continuo sottratta nelle e tra le righe… -comunque soprattutto a gl’innominati figli d’i’ conte va la nostra simpatia: la freccia omicida è descritta con dovizia e minuzia e di lor non sappiam nulla se non che passano dall’iniziale prospettiva dello sperpero totale de’ beni aviti ’n crociata all’incolpevole -nemesi a parte- confisca finale: wenn es Gottes Wille ist
-sono un coglione assoluto imbecille totale avrei dovuto metter tutto tutt’averi casa ipoteche buffi tutto su: empoli-udinese: 1!: società non nemiche fatte della stessa pasta, possibilità di far del crepaccio ’n orrido d’undici punti utili all’una e all’altra -oh ch’udinacchio irriconoscibile- delneri un cazzo: ti ci riconosci benissimo vecchio volpacchione magnapandoro ci avrai pure scommesso io ’nvece sono un…
il mercante michael kolhaas aveva un credito col barone di tronk -e non solo- diremmo noi -ma anche un debito- aggiungeremmo poi -non verso il famigerato gentiluomo, né lui personalmente tutto sommato bensí ’l geniaccio che la vicenda ci ha narrato, e con riferimento alla sublime sinergica osmosi base cui sta ’l fondamento ch’ogni autore è principalmente appassionato d’altri autori: d’eschileo -io vivo delle briciole di omero- al gran bardo: prende romeo e giulietta al bandello che lo prende a luigi da porto che lo prende a masuccio salernitano: mariotto e ganozza! (-poscia tutti saccheggeranno shakespeare…) -oh come sa di macbeth la profezia della zingara nonché le conseguenze… -e s’è difficile pensare quel tronk (ricorrente) diverso d’accline voltaire, facile il processo di kolhaas qual seme piantato nella fertile mente d’un giovane kafka…
vinto a scacchi
’sto calcio
euro 2016: -che meraviglia!…: -italioti fuori da’ coglioni, anche s’è stata un po’ piú dura del solito e co’ modalità tutto sommato eque: se teng ’n boa non impazziva gestendo come ’l genere umano soltanto una volta vide, da me… -risate su ’ngresi e soprattutto franzosi, qualche bella partita, finale abbastanza epico -ancor e sempre: legge del calcio -infallibile non sbaglia mai ti ci puoi spogliare mette’ la testa sul ceppo è l’unico fatto incontrovertibile di questo mondo: real-atletico finale champions 78’ gol mangiato 79’ gol subíto -cr7 per 120’ spettro ibseniano d’eponimo all’ultim’istante redivivo mata… -poi si fotte citando -la lotteria dei rigori-: -la -lotteria dei rigori- la fa tua sorella per stabilire a chi dar via ’l culo -è gesto tecnico -laddove tecnico in sens’amplissimo -e si rifotte -vendetta!- poi, offeso panchinaro, principino di homburg -non son cose queste che si conquistano in sogno- dèsto solleva il trofeo, ma è già preistoria -nel nulla, nel nulla!…- -íbra, pipíta, -sei luce che arriva e che brilla- pog-ba, vale piú d’un milione di euro ogni gol in serie a (fatturato 1.682, reti 1.024) e ’mpiccia ’mbroja palèrme ce deve resta’…
25 ago 2016
-ehm, amici laziali, per favore, la prossima volta che la roma prende tre pappine ’n casa e vien eliminata non mettetevi a esulta’ tutt’insieme a zompa’ cosí forte…
teatro a domicilio
-questo libro ti costa come il biglietto d’uno spettacolo e parimenti può piacerti o mortalmente annoiarti, però non devi vestirti uscire, ce l’hai nella comoda poltrona di casa tua… - in buona sostanza ciò indirizza de musset al lettore de teatro a domicilio -toccando un tema qui caro- e -nel complesso- fornendo ancor indizio di sé: dichiarato in dedica al signor alfredo e fortunio fantasio ottavio di marianna capricciosa -pur carlo frank o rosemberg... -morto a quarantasett’anni ha fatt’in tempo a litiga’ quasi co’ tutti -certo non ti mette di gran bonumóre divider la piazza con victor hugo... -un mastroianníde, uno che non la mena, prende la via pel giusto verso; affilato, -uh le donne!: bimbette fanciulle dame: com’ei rappresenta: le femmine… -beve dalla non grande coppa sua -ehm, assai di sovente...; ci rammenta cose come -dicon che il loro dio s’è fatto uomo! io ci vedo l’uomo che s’è fatto dio!- (la coppa e le labbra, IV, I) -il lavoro è preghiera- (barberina, III, VI) e se qualcuno si domanda donde vengan battute tipo -a poma’ c’hai ‘na faccia!… -e si ce n’avevo due stavo all’università sotto spirito!…-: il candeliere, I, II
terzo pianeta generazione zero
alla domanda -chi conosce peter pan?- tutt’alzano la man: atto d’uniformità -chi ha veduto carton animato chi ha visto il tal film o si “ricorda qualcosa”, ma de’ barrie ’n verità la metà della metà sa -con immenso detrimento del piacere impiacentito che lettura di sí capolavoro dà... -completo perfetto delicato e c’è violenza e sangue e morte... -le risposte secche di peter sono magiche, (-se da ragazzino in teatro peter pan, maturo sei condannato a calibano…) e non ce ne voglia sir james se prendiamo assai piú sul serio i no e i mugugni dell’eterno ragazzo che non il grido -vivere può essere una grande avventura-: -traspare, sir, l’onesta inclinazione…- -e flaiano: quando non si è piú ragazzi si è già morti- ...peter pan co’ su’ retaggi di giovin dio greco (per altro personificazione -nelle fattezze dategli da sir george frampton- del gran dio del gran culo de‘ culi che sovrintende a‘ jackpot e vincite a milioni…) -fanciullo che’ vecchi proprio non vedono -specchio dorian irraggiungibile beffardo mostra colui che genitor presenti non ha: -la prima generazione che sperimenta l’ascendenti immortali -due corpi non possono occupare lo stesso spazio -color i quali t’han generato ch’eran stati generati da chi -sepolto- ha conferito pienezza di lor vita e’ beni e risorse -ricevuti all’età nostra -co’ noi ‘l meccanismo s’inceppa -fossimo almen basciati dal gran dio del gran culo de’ culi oh! chi rinfaccerebbe nulla… -per lustri e lustri: -que’ beni ‘un si toccano per carità son la vostra eredità! -e’ ritrasmetton a sé stessi… -occupano il tuo orizzonte da quando sei nato -hanno avuto una vita senza di te, tu non hai avuto una vita senza di loro -e la gente come me all’età mia muore… -la prospettiva dell’orizzonte libero alla stessa quota dello sbarco degli alieni -è impossibile evitare, poi: -ma che sarà ave’ st’orizzonte libero!... -tra karamazov e i pugni in tasca -barbablú: -il buon senso non vi grida all’orecchio che dovreste esser morta?...- -solo che la natura facesse il suo corso… -aspettativa media di vita ottandadu’anni, doppiato ‘l capo si sentono onnipotenti, inattaccabili -i poeti descrivono come sono i vecchi: ipocondria, egoismo smisurato, qualsiasi cosa pur di mantenerli ‘n vita, tutte le risorse van consumate, senza limiti...
sole a catinelle: furbíssimo: in pratica il giovedí come ne’ desiderata alla n del dino versini walterchiariàno lasciato invece a lottar con l’amaro…
-in ogni caso: checco zalone si presentò a zelig con un: -faccio una canzone sulla sineddoche...- e semigag esplicativa di bisio -parte per il tutto vele navi- pe’ scongiura’ ‘l gelo...
don carlos
di: victor hugo: hernani: a onor del vero dovrebbe intitolarsi don carlos: le simpatie dell’autore van tutte palesemente al giovane re: brillante spiritoso elegante (I,I); testa calda uomo d’onore (I,III) e gran signore; consapevole, conscio del proprio rango, -egli: recita il monologo de’ massimi sistemi (IV,II), muta l’animo suo al titolo di cesare, e poi ‘l gesto di splendore verso gl’innamorati e la clemenza, pe‘ congiurati… (IV, IV) -hernani in fondo è un noioso, un pedante, ci ricorda don alvaro de la vedova scaltra, e infine ‘l duca te lo devi leva‘ dar cazzo, come sía sía:
-veleno o pugnale?-
-pugnale!-
-tieni!, ahh!…-
-eh…, -duca…; -signori don ruy gomez era impazzito!, diceva che voleva prendersi la mia vita con le sue mani!; nel disarmarlo…-
in ogni caso una cosa è certa: avrebbe potuto intitolarsi don ricardo mai no...
proviamo a metterla cosí, tentando di chiuderla:
shakespeare è il beethoven del teatro
baumg
be’ mettiamola cosí: baumgarten ha inventato l’estetica, baumgartner l’ha rinovellata
nanogigas
-allora, ditemi: questi terrestri: sono religiosi?, adorano qualche divinità?
-oh sí, signore; religiosissimi sono -per esempio- gl’italiani
-e qual è per essi la divinità piú potente?
-il loro dio piú potente è senz’altro il porcodío: -è il piú invocato!...
su: il diritto d’autore: lascia perde’ tutto e senti che meraviglia questa: attualmente, il referente della siae pe’ diritti di ennio flaiano, è: una persona residente in svizzera
ben comprendo
ben comprendo, ragazze, la vostra repulsa per il calcio: n’avete l’impressione -l’immagine, direste- che vi deriva da’ fidanzati omini marit’amanti fosi ‘nvece giocar a calcio è splendido, è uno sport con attrezzo c’è l’impratichimento l’esercizio che migliora; i gesti atletici che vedi ‘n tv -conoscendone la ratio- diventano sublimi (lo sport con attrezzo richiede che tutto il corpo si coordini sinergicamente per ottimizzare il contatto con il suddetto) e partite come barça chelsea son omeriche… -la tecnica individuale: il palleggio, contro il muro, stop aereo e/o palla a terra impegna divertendo il tempo passa e i muscoli lavorano: tutti -specialmente gli addominali: pancino, baby -ventre piatto, darling -e il pallone di spugna è morbido non fa rumore né offende nella stagione calda i vostri piedini nudi, tesori -e basta un metroquadro di terrazzino, volendo, ché ‘state ‘nverno ognun ha la sua salsa… -consiglio di partire -piano, mi raccomando, scaldando e sciogliendo: già passarsi il pallone da ‘n piede all’altro: fa- partire dicevo direttamente co‘ la palla ‘nzuppata d’acqua: pesa, ma ti fa capire súbito che l’articolazioni van tenute bloccate se no ti fai male -comunque un’occhiatina a ‘n testo un manuale de‘ fondamentali tecnico-fisiologici la potete pure da’- e in ogni caso co‘ l’andar s’asciuga e puoi decidere se continuare a forzare ribagnandola -aggiungendo pesi a caviglie e polsi come chi scrive- o procedere in scioltezza... -ovviamente non siamo sul fottuto mediashopping quindi nessun a dir verrà che co‘ tre minuti all’anno diventi ‘na lastra de marmo: l’esercizio dev’esser costante e prolungato...
itainc
che nemesi!: non c’è nessun naufrago ch’abbia omesso -titanic- dal racconto: tutti belli spaparanzati in poltrona spruzzi di coca cola -poracci!, che sfiga, ma pensa te… -la macchina comoda parcheggiata di rapina, riscaldamento a palla musica -davvero ci pensi trovarsi in quella situazione… -braang! -che nemesi -com’infallibile sineddoche del mondo umano orbitante: impreparato ignorante straccione nell’animo -si viaggia tutti tutti si deve viaggiare vedere -vedere: i ciechi -perché ti lamenti che non ti giovino i viaggi?: ovunque tu porti te stesso dice a spanne socrate -cazzo vuoi vedere se lettura non t’ha dato l’occhi? -comunque una buona notizia c’è: pischella sosteneva suo gruppo esser salvo al completo -sí sí tutt’e tredici!, le nostre modelle, tutti… -le fiche sono salve!
questa poi
questa poi è spettacolosa: l’ignoranza crassa l’arrampicatorismo su gli specchi… -fosse capitata a me -solo che a me non capita- una cosa del genere avrei detto -be’, le categorie esistono… -nel suo minuscolo topolinismo cieco sineddoche del mondo in cui viviamo, la solitudine dello scienziato... -ne conosco in gamba simpatici -a nessun d’essi salterebbe ‘n capo di praticar free climbing su li spegli- laureati in lettere: ‘gli è che studiando a tal fine se’ obbligato ‘n campi stretti pe’ ‘l susseguirsi de gl’impegni e ci hai quella cosuccia addosso --e fai e fai cento per volta -poi neanche dopo smetti... -allora c’è l’uno -moderne-: spiegate le sticomitíe l’altro -antiche-: apprende ascoltando me vita di dante -l’impianto critico che solo anni di studio ricerche e ripetizione incessante della materia posson dare -e pole ghiribizzo venirt’anche d’andare ‘l pubblico davanti a raccontare… -per intendersi: io parlo quindici secondi con la fruttara quindici secondi con la fornara -a giorni alterni- e basta: il resto è solo compagnia de’ migliori menti ch’abbian lasciato traccia di sé -e musica: la miglior musica tutt’il giorno, talvolta anch’a notte a letto guardando tv -sempre quando c’è il calcio -il lessico familare poi non è un capitolo a parte è un mondo a parte -il punto fermo: nel cazzeggio fisso assoluto non c’è non ci può essere e non ci sarà mai conversazione sciatta
iersera dal piú miglior tg: una giornalista collegata da la camera dei deputati sostiene fini e schifani aver detto che -sul tema delle indennità de’ parlamentari- non c’è nessuna intenzione delatoria
l’uomo che sorrideva ai libri
già una libreria non era il luogo piú affollato del mondo, tranne rari casi, d’agosto poi il traffico si limitava a qualche compratore di libro dell’estate o richieste nella maggior parte dei casi astruse e non esaudibili… lei era al banco dove c’era la cassa, leggiucchiava ancora una volta molto rumore per nulla: le piaceva beatrice e un po’ s’identificava...; ogni tanto lanciava uno sguardo fuori dalla vetrina oppure lo faceva correre meccanicamente dentro il negozio, lungo il serpentone di bassi scaffali che dividevano in due l’ambiente formando un percorso fin dove lei si trovava, le scaffalature alte invece erano alle pareti… quel giorno indossava una canottierina color crema non molto scollata e una minigonna jeans, piedi nudi: si stava cosí bene!, e tanto per la strada che doveva fare -chiuso e uscita dalla porta sul retro, attraversato il cortile interno era a casa; quasi l’una: tra una mezz’oretta…; la porta a vetri s’aprí e un uomo entrò, sorrise mormorando un buongiorno al quale lei rispose poi lo vide che cominciava a guardare i volumi in esposizione: era sulla trentina, begli occhi ma nel complesso niente di speciale, aspetto pulito, vestito con pantaloni chiari che poteva scorgere fin a mezza coscia e camicia azzurrina con le maniche corte arrotolate; per qualche ragione continuò a seguirlo, forse per come si mostrava a suo agio; adesso era giunto allo scaffale degl’italiani e sorrise scorrendo i titoli di flaiano: buon segno pensò lei; poi lo vide illuminarsi quando arrivò a céline sfogliando l’unico titolo presente: morte a credito, e mentr’egli lo riponeva con cura lei pensò che un solo titolo disponibile di céline era veramente poco l’aveva detto, del resto quella era la libreria di suo padre e sua madre in rigoroso ordine di tempo dedicato, lei preferiva i vantaggi dell’università… ora l’uomo era al teatro, shakespeare, -uhm, cosa sfogliava?, -hai sistemato quei libri ch’è poco, pensa cretina, ricorda: cos’avevi messo lí?, ma sí, era proprio much ado…, quando alfine l’uomo giunse posò sul banco tre libriccini: cocktail, fiori, poesie
-vuole fare la nostra tessera, signore?-
-certo, e vorrei anche che mi desse del tu-
-come ti chiami?-, nome, cognome, indirizzo… poche battute ch’ebbero su di lei un gradevole effetto; in realtà adesso sarebbe stata pronta a ricevere un invito a cena, che lui non le rivolse, ma con un’aria tale da convincerla a pensar súbito alla prossima volta in cui sarebbe tornato, entrando direttamente dalla porta accanto a lei, con quell’intenzione, e lo vide uscire e salire in macchina finalmente a figura intera: era a piedi nudi
contributo a: piedi nudi nell’arte
l’invenzione del giorno
-aperta parentesi: ventun giugno 2011: neanche una nuvola in cielo: chiusa parentesi-
l’invenzione del giorno: ombrellino parasole a elio, sta su da sé:
nella versione cheap alla cinese con funicella e aggancio ai passanti o a bretella:
nella versione hi-tech alla apple con antennina e campo magnetico:
ovviamente materiali ultraleggeri pannelli solari foglie! e chi piú grafene ha piú ne metta: si chiamerà umbrattelle e ognuno lo pronunzi come gli pare: ci sarà da ridere co’ francesi ch’elideranno súbito una t lor ch’han le bagatelle -anglosassoni forse ambrattell, ambrattiill chi lo sa...
champepions
il buon pep guardiola perde i capelli -che sono un genere inutile e dannoso- ma ‘l resto vince: liga e champions, con l’apporto fondamentale di messi, di cui ricordiamo l’increscioso episodio con palamara:
bellezza, forza, grazia, potenza -un ricamo un merletto- solo sharapovuccia nostra racchiude ‘n sé queste doti piú tant’altre -e chiunque può rendersene conto scorrendo la galleria-, adesso poi è anche riuscita a vince’ ‘n torneo senz’intervento d’imperio -e che torneo: meo: gl’internazionali degli scavalchi a gl’internazionali -che se ti regalavano i biglietti li buttavi: unico ingresso consentito a gl’intrernazionali era lo scavalco a gl’internazionali...
-bellezza, forza, grazia, potenza: siccome c’è sempre qualch’idiotone ch’a certe affermazioni storce bocca:
sarebbe tautologico qualunque accenno al contenuto... -giudico una finezza linguistica l’assenza della d eufonica -cosí abusata al punto di farsi cacofonica- in “e email” dato che la seconda e s’intende suoni i, e siccome nel secondo mondo l’attenzione al linguaggio è o dovrebbe essere scrupolosissima proprio per le ragioni che lo contraddistinguono -facendo finta di niente circa la quintessenza: ch’è la base indispensabile per costruire tutto il resto giacché dalla semantica alla filosofia nulla rimane estraneo all’apprendimento, e forma anche il metodo, poi universalmente applicabile- bonsegno esso sia -riscossa contro cappellate recenti e passate... -detto per inciso: il pluriawardàto spielberg nella guerra dei mondi ha copiato sfacciatamente da un’anaconda, ossía te dicesse -sai, ho copiato da stanley, non ce l’ho fatta...- -no, da: anaconda...
suvvía
solo stanley e io
solo stanley e io -lui: sempre vivo- e io: morto ancor prima di nascere, se di quella vita trattasi, -eppure: solo stanley e io di quell’indefettibile acribía -forse troppo presto oppure troppo tardi, per le cose viste o non abbastanza -cedono… -i ricercatori della lingua: non cercano -lo spirito critico, la cultura come critica -le convenienze, il “ma cosí ci rimetto” -sorcio!: e ringrazia che ti vien risparmiata la vita… -le angosce da rosemary’s baby -le buone idee, come le battute, non si spiegano né si combatte per esse -spara spara i tuoi botti boro ch’io mi sparo i miei… -il papa, quel pezzo di merda, osa prendersela con la laicità... -su questo poi neanche voglio indagare, non me ne frega un cazzo, comunque tempi e modi son di là
monicelli
ua: 1 dic 10
anch’egli è piú vivo oggi… -che grandezza, qual modo di svettare su’ merdosi tipo most unctuous e simili… -e una certezza: l’unica rivoluzione che si può fare qui è quella che ti fai da solo
...che poi si possa solamente pensare d’immaginare di tollerare che binetti osi parlare del maestro -binetti per la quale mi pregio d’aver progettato apposito cilicio anale con speroni infocati- è cosa insopportabile:
perché
il promo di vieni via con me su raitre: il supposta scrive perché con l’accento grave:
lo scrittore con l’apostrofo:
piú di sette milioni di telespettatori (presunti): per la maggior parte laureati ignoranti e giovani illetterati
-curioso bug notato nell’inquadratura de il supposta
un episodio di law&order su foxcrime con guest star keir dullea ch’è un palese omaggio a stanley e una gioia per tutti i kubrickiani: ha due pose: nella prima un bicchiere in mano, nella seconda è steso a letto, e cosí ci fanno vedere al naturale quel che nel prefinale era trucco&parrucco: bravi, gran bella mossa
qf
ua:15 ago 10
risultano segnate alcune massime di la rochefoucauld come quasi flaiano, a onor del francese, della sua modernità, -insomma son quelle -ci scommetto- che nessuno trasalirebbe né si farebbe tanto in qua o in là trovandole in una raccolta del grande ennius: sono queste:
-promettiamo secondo le nostre speranze, e manteniamo secondo le nostre paure
-la mente non saprebbe recitare a lungo la parte del cuore
-si preferisce parlar male di sé stessi piuttosto che non parlarne affatto
-spesso disturbiamo gli altri quando crediamo di non disturbarli mai
-ci sono falsità che rappresentano cosí bene la verità che non sarebbe conveniente non lasciarsene ingannare
-ben poche sono le donne oneste che non siano stanche di questo ruolo
-tentiamo di vantarci di quei difetti che non vogliamo correggere
poi ce n’è una de andreíde:
-i vecchi amano dare buoni consigli per consolarsi di non poter piú dare cattivi esempi
e una manniana:
-la maggior parte delle persone giudicano gli uomini solo dalla loro affermazione, o dal loro patrimonio
infine voglio aggiungere anch’io una sentenzuccia frutto di lunga corpumàn esperienza:
-non esiste taglio, per quanto piccolo, che non rechi rotture di coglioni
iersera su rete4 nikita, che poi non è altro che una my fair lady del crimine: il soggetto è lo stesso
influenza
dopo mio padre e mia madre la persona che piú ha influenzato la mia vita è senz'altro stanley kubrick, anche perché l’incontro con il suo mondo è avvenuto quando ero bambino: cinema il mestiere del genitore, fin da quando son stato in grado di rimanere seduto due ore senza farmi la pipí addosso mi ci ha portato, e sebbene non ricordi una sola occasione in cui m’abbia impartito una lezione a riguardo -questo è cosí, quest’altro si fa cosà ecc- già poco piú che decenne ero in grado di distinguere la sceneggiatura dalla regia -cosa che sfugge a molti critici odierni-; insomma in quel dicembre del sessantotto come di consueto entravo in sala, le luci si spensero e la proiezione iniziò… -centosessanta minuti dopo, e per una settimana, non apersi bocca: ipnotizzato, continuavano a passarmi davanti a gli occhi sequenze, dialoghi, fantastiche visioni: ero pazzo di 2001; non si contano le volte che ho rivisto quel film, stesso vale per tutti i suoi -non in rigoroso ordine cronologico- ché se da barry lyndon compreso in poi mi son sempre presentato primo spettatore del primo spettacolo, gli altri ho dovuto recuperarli un po’ come li trovavo, e vedere arancia be’ fu cosa -fresco diciottenne- veramente sconvolgente: pomeriggi e sere passati al cinema; per anni, a diedro sulle pareti della camera, formato gigante, appesi:
michael jackson dead
(dalla mia collezione privata di cuore)
che tradisce fantozzianamente la rabbia invidiosa del servo nei confronti di chi si ribella al padrone… -insomma in chiusura appare sabina in studio, due parolette introduttive e parte il monologo: recitazione, testo: gran bel pezzo di bravura; padronanza d’arte e del medium, linguaggio del corpo, tempi, spazi -un autentico saggio; risponde da par suo marcorè col miglior di pietro da lui mostratoci fin qui, in piú restituisce i tempi giusti a dandini: tutto sommato un bel doppio colpo
tutt’ altro effetto -invece- faceva al contino, -e che sintassi!:
La mattutina pioggia, allor che l’ale
Battendo esulta nella chiusa stanza
La gallinella, ed al balcon s’affaccia
L’ abitator de’ campi, e il Sol che nasce
I suoi tremuli rai fra le cadenti
Stille saetta, alla capanna mia
Dolcemente picchiando, mi risveglia;
-basta!, -sia detto una volta per tutte e non torniamoci piú sopra: vita bassa con giacca e cravatta è una bórata da cortèllo ‘a schifezza d’ 'a schifezza che ‘n se po’ guarda’!
ogni momento è buono per citare flaiano -certo però che come questo pomeriggio…
Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno.
L’autunno la ricorda, l’inverno l’invoca, la primavera l’invidia e tenta puerilmente di guastarla.
fregene 1957