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politica


Il trionfo di Fini in casa Coop

ua: 17 gen 10
il trionfo di fini, alla libreria coop: il trionfo di fini, e già -a nessuno dei pidiaròli festanti sarà venuto in mente di chieder conto di quella firmetta sua in calce alla legge droga, nessuno avrà letto che so -il blog di grillo giusto ier l’altro- o -gli allarmi sull’emergenza cerceri affollate di gente ch’è lí per qualche canna- o ancora del sangue innocente di chi c’è morto ammazzato da sé ancorché a furia di botte sempre in base alla sua fottuta sharia -figurarsi, d’altronde se sei pidiaròlo è perché sei pezzo di merda dentro e fuori, e dunque in grado solo di peggiorare quel che già va male per conto suo, quindi l’unica soluzione oramai sta in due parolette: lotta armata; è giunta l’ora, non è piú rinviabile il momento: è il tempo e il luogo in cui le élite prendano la guida di ‘sto porco paese, cosí come avvenne negli anni settanta, quando era chiaro a tutti e nessuno si sarebbe sognato di mettere in discussione tale principio; adesso per esempio: si presenta un’occasione ghiottissima: il raduno hammametiano: paese de contrabbandieri, chi cazzo controlla niente lí, si va giú co’ un bombone e si dà una prima ramazzata… -e me lo vedo io -e che ministro- che legge qui e gli si drizzano tutte le cippe in testa: istigazione alla violenza, parole come pietre che potrebbero avere effetti drammatici sulle menti labili -chiudere súbito!… -poi magari le menti labili, influenzabili vedono un videogame violento (l’aggettivo potevo anche toglierlo tanto -non- ‘un ce n’è) e si mettono a fare una strage oppure un negozio di coltelli e si sentono autorizzati a sgozzare i passanti -o ancora un’auto che va e lascia diertro sé -una bella scia de cadaveri, come nei film...